La localizzazione del sito web per vendere “bene” all’estero

Perché non basta la semplice traduzione del sito web in Inglese per esportare correttamente in un paese estero ma serve effettuare la localizzazione del sito web? Vi spiego perchè.

La traduzione del sito web è differente dal localizzarlo? Questo è un dato certo, ma la PMI ne è conscia? Investire nella localizzazione del sito è un’attività che viene considerata strategica? Oppure traduciamo il sito in 2 lingue e poi basta e avanza? Per esportare correttamente bisogna adottare una strategia corretta di web marketing.

Cosa significa esattamente effettuare la localizzazione del sito web

Localizzare un sito web significa adattarne i contenuti: testi, slogan, foto, e via discorrendo alla cultura del paese nel quale vogliamo esportare, e sfruttare le caratteristiche sociali e culturali di quel paese per avviare delle strategie di marketing ad hoc.

Partiamo da un dato: nel 2003 c’erano 650 milioni di utenti sul web ad oggi ce ne sono più di 4 miliardi e sono in forte crescita. Questo significa che tutti sono on-line e tutti e tantissimi fanno ricerche sul web.

 

Traduzione del sito web

 

Piccola premessa: inorridisco quando mi imbatto in siti web che hanno la tendina del traduttore di Google, ritengo che sia la cosa più deleteria per il business aziendale. Se non si vuole avviare un progetto di localizzazione completo, bisogna almeno tradurre il sito professionalmente.

Perchè non una semplice traduzione del sito web

Perchè serve, ma sicuramente non è sufficiente per calarsi nel contesto di quel paese.I ndipendentemente da cosa vendiamo, siano bulloni che borse dal’alta moda, allinearsi alla mentalità degli altri è fondamentale per le vendite.

Ritengo che una volta che si decide di esportare in un paese, ancora prima di avviare delle attività, bisogna fare un’analisi e verificare esattamente cosa serve adattare e cosa no. Per esempio Toyota adattò foneticamente per l’Europa il marchio, in Giapponese si pronuncia Toyoda.

Anche la proposta commerciale, la propria offerta va adattata al contesto. Io su questo argomento sono proprio un fondamentalista, tanto che lo si può notare nel mio sito: i servizi che offro alle aziende Italiane, sono completamente differenti da quelli che offro ai paesi, attualmente, di lingua inglese, dove ho deciso di concentrarmi.

Una prima idea di come effettuare la localizzazione del sito web

In quante lingue localizzare il sito web? Prima di tutto il sito va tradotto in Inglese. Azione necessaria sia che si abbia intenzione di esportare, che in caso contrario, anche la Panetteria lo dovrebbe fare.

Qualsiasi azienda straniera può avere bisogno di un Partner Italiano, se si lavora nel B2B, oppure se lavori nell’accoglienza,  vedi Hotel, negozi e ristoranti,devi comunicare in una lingua compresibile ed internazionale. L’Italiano non lo è.

L’azienda che decide di esportare in un paese specifico.

In questo caso si deve avviare un’analisi, fare una valutazione di cosa serve, cosa no e cosa aggiungere a livello di contenuti primari e secondari, di cosa serve cambiare, modificare o aggiunegere.

Pensate ad esempio ad aziende che vendono sistemi di cottura. Se decido d’esportare in Cina, non mostrerò il mio forno che cucina le lasagne ma penserò a delle ricette Cinesi e mostro come il mio forno possa realizzarle l meglio, facendo vedere le potenzialità del mio prodotto applicate al loro.

Non far capire alle persone a cosa potrebbe servire il mio prodotto applicato alle loro esigenze, non calarsi nelle loro abitudini, vuol dire partire subito con il piede sbagliato in un progetto d’internazionalizzazione.

Certo la PMI non ha le potenzialità della grande impresa. Apple e Nikon  hanno il sito tradotto e localizzato per il 95% dei paesi del mondo. Altre aziende minori, ma sempre d’importanza mondiale, nell’ultimo decennio sono passate da un sito tradotto in 10 lingue, mediamente, ad almeno 30.

La PMI dovrebbe internazionalizzare un paese alla volta con una strategia ben definita e quindi è più avvantaggiata in questo processo di localizzazione.

I costi? Questi non devono mai essere pensati limitatamente al progetto di localizzazione iniziale. I costi magggiori e più rilevanti sono quelli che derivano dalla perdita di opportunità commerciali.

Relativamente alla traduzione del sito web, non ci sono dubbi: bisogna rivolgersi a dei professionisti, un’agenzia di traduzioni.  Il mio consiglio è quello di affidarsi ad agenzie che abbiano traduttori madre lingua che conoscono l’Italiano e non viceversa, chiedere sempre prima. Anche in questa operazione il vostro Consulente Marketing di fiducia vi può essere sicuramente d’aiuto se ha una rete di Partner qualificati.

Infine un vantaggio di non poco conto riguarda l’indicizzazione del sito, il SEO, sui motori di ricerca. Va da sè che se il sito è tradotto ed indicizzato solamente in Inglese la concorrenza sarà enorme ma se traduco ed indicizzo in Rumeno per la Romania, la concorrenza si abbasserà drasticamente e la prima pagina di Google non sarà più un miraggio.

Tra l’altro non bisogna dimenticare che ogni paese ha le sue abitudini. Google è il motore di ricerca più utilizzato al mondo, questo si, ma per esempio in Russia non lo è, lo è Yandex  e Baidu lo è in Cina. In caso si esporti in questi paesi le considerazioni da fare per indicizzarsi saranno differenti e relative a questi motori di ricerca.

In un progetto d’Internazionalizzazione dell’azienda la localizzazione del sito web diventa un fattore critico di successo.

Se decidete di espandere la vostra azienda su nuovi mercati, assicuratevi di analizzare tutti gli aspetti legati al vostro Marchio e alla vostra comunicazione aziendale e di trovate il modo giusto per adattarlo agli usi e costumi del paese nel quale decide d’esportare.

Il pensiero: faccio una fiera in Ucraina, vediamo come va e poi facciamo quello che c’è da fare, non è un ragionamento da fare nel 2018. Esportare non è un tentativo, ma un progetto da pianificare con cura e attenzione, se non si vogliono buttare soldi.

Il sito web aziendale è il tuo miglior Commerciale. Lavora 24 ore su 24. Non si stanca mai. E’ sempre in contatto con i tuoi clienti. Per questo deve parlare “correttamente” la lingua del paese dove hai deciso di esportare. Non basta avere agenti in loco che parliano la lingua locale, tutti i supporti marketing lo devono fare.

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